Solo con me stesso
Per strade deserte, a braccia conserte, vago in silenzio.
Vorrei pensare che dentro di me sono ancora io.
Un dolore nel profondo dell'animo mi tormenta
mentre il vento gelido di febbraio le spalle mi frusta.
I miei piedi sono nudi e lacerati
e sul terreno freddo poggiano silenziosi.
Il mio cuore come il mio passo è senza una meta,
avvolto da una coltre di nebbia fitta.
Giunto ai margini di un precipizio guardo in basso
pensando che potrei sporgermi e cadere inerte come un sasso.
Basterebbe un semplice passo avanti
per porre fine a tutti i miei tormenti.
Mentre me ne sto sul limitare del burrone a ragionare,
nel cielo appare una piccola stella, essa brilla come una fiammella.
Dolci parole mi sussurra con tono fatato
e già dal nero burrone mi sono allontanato.
Composta mercoledì 13 febbraio 2013
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