Ho sulle labbra una panchina pitturata di fresco in
color ciclamino e, dopo un sorso di caffè, Ilie
diceva che arriverà un estate, sarà con una paglia in
testa e tarana-tarana...
in realtà, durante la sarchiatura del mais ho abbordato una
pecora stregata che cantava un blues che ci vende
il paese, durante il viaggio - cioè novecento e otto
chilometri in andata, mi considererà senza ritorno, da chi
vuole, eh ma va, che mi sbarazzi di questo paese
mi mangerei tre sacchi di "buongiorno. E in
pantofole farei un giro dalle parti di come stai? E, con un
cosa vuole sapere?", ebbene sì, lo giuro, mi piacerebbe
esportarmi.
Composta giovedì 6 agosto 2015
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