Con la morte nel cuore
Ho seminato pietre di girasole, dove la terra è morta
ho respirato la pazzia nel suicidio di ogni ragione
dove in rassegnati muri pulsanti di angoscia
la vita ha percorso il più triste cammino
m'inchino, dove ferma è l'aria
dove pesante e difficile fu ogni morire
dove latrati di cani impazziti ancora si scorgono,
rompendo il digiuno del tempo, nell'arco di vita che manca
ed io, ho respirato dove bimbi hanno pianto e sofferto
in un perenne, dignitoso, pianto di dolore
questa è la disperazione collettiva
i bimbi, non dovrebbero morire
i bimbi sono piccoli angeli inermi
che il male, non dovrebbe neppure sfiorare
ho respirato l'umanità trafitta
e sparso pietre di solitudine nel supplizio infernale
ho camminato la terra dei santi
con l'inverno nel cuore
perché ognuno ricordi
e abbia pietà sufficiente a poter ricordare
ho immaginato l'inimmaginabile
e cercato di comprendere l'incomprensibile
la morte mi ha accolto
con il forte suo odore
la morte mi ha accolto piangendo
anch'essa sconfitta
dentro recinti di filo spinato, ancor rossi di sangue e calore
ho ascoltato l'eco finito di urla suicide
questo è il silenzio più fermo
che il tempo possa mai misurare
dove anche gli alberi irti, vorrebbero
ad ogni memoria fuggire
dove anche il vento più degno
oserà mai più entrare.
Composta mercoledì 26 agosto 2015
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