A mia figlia
Cara, ti vorrei scrivere il mio amore;
cara, ti vorrei dire che sei come
un purissimo vaso che si incrina,
ma se tu vuoi riuscire
a guardarmi nel viso come Psiche
fece nel tempo andato con Amore
tu rimarrai delusa e poi ferita.
No, non volgerti indietro, la vestale
cammina adagio, lenta, a sé davanti
guardando sempre; no, non ritornare
su ciò che hai fatto, può essere morte:
te lo dice un'antica profetessa
che è una povera madre e ti vuol bene.
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