Sempre bambino, ritorno al celeste,
alla sua chiesa – espresse il desiderio
di dilatar le sue quattro pareti –
furono spinte fino alla scomparsa:
la religione è un'unica natura.
Il sole reca l'alone d'un'eco,
ch'è il biondo nello spazio del suo tempo,
un'ostia non dimentica del grano.
Io che mi muovo sono la sua mano,
quella che m'è impossibile vedere,
ed oltre Lei tutta la sua persona
in quella veste, il parroco che m'offre
l'ostia innalzata al centro dell'altare:
la comunione con le labbra chiuse
e le palpebre unite,
l'una a toccare l'altra,
come fossero giunte.
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