Il raggio fu una spina
inviata da Dio
sul corpo d'un celeste
santo ch'al centro altissimo del capo
aveva già un'aureola da vivo.
E le ferite fatte sanguinare,
le garze delle nubi allontanate,
un riversar l'amore al proprio esterno
nel modo più concreto. Il declinante
sole notturno fu il suo risalire
alla causa del suo dolore fisico
e strapparlo dal suo corpo di luce.
E la notte fu viverlo in segreto
con l'urlo della nuca reclinato
fin quasi a esser prono sul suo mare,
un baciare la crosta della notte
in ogni punto dove era ferita.
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