Perla rara (o della femminile natura)
Di fregi antichi ho la raffinatezza,
d'arcobaleni l'intima bellezza.
Se geroglifico son da decifrare,
il mistero m'aggiunge alle perle più rare.
Spezia indiana, seta orientale,
ambra, gemma, pietra d'opale;
persino l'eburneo alabastro
m'adorna la pelle come lezioso nastro.
Sciogliendo le mie lunghe chiome al vento,
di gelosia divengon ree le stelle del firmamento;
vedonsi sottrarre vezzo e turbamento arcano,
suggendo invidia da ogni gesto ormai vano.
Eppur resto femminile creatura,
dotata d'assai fragile natura;
se di porcellana son stata plasmata,
m'accade sovente d'esser frantumata.
Sembrerà triste ma, solo allora,
si vedrà l'interno che mi colora:
un volo limpido sottratto al cielo,
di casta nube dal bianco velo.
dal libro "Antologia del Premio di poesia città di Monza 2016" di AA. VV.
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