Vento d'ottobre
Salto un cumulo di foglie morenti cadute per il vento d'ottobre
destinate a sparire volta per volta nella terra morbida,
con il ricordo della bella primavera,
dell'enorme caldo sole,
quando penzolavano serene sui rami frondosi
a contemplare il passare di rumorosi giorni,
dall'alba al tramonto,
e alle notti stellate
a mirare dall'infinito scendere la luna.
E vedere il mondo, che soffre di se stesso,
per diventare più ricchi, ancora più potenti,
arrivare agli Dei, con le mani pieno di sacrifici di poveri,
con la fiamma di gloria,
negli occhi, che illuminava l'oscuro animo umano.
La pioggia si fa intensa e le foglie si lamentano
come malati di fin di vita.
Acqua che bagna, acqua che scorre,
sazia fiumi, laghi
e la terra si disseta,
e le foglie morte si fondono con le radici
e la terra nuda
entra nella stagione di solitudine.
Composta venerdì 5 ottobre 2018
dal libro "L'eco di passi rumorosi dell'anima" di Klara Erzsebet Bujtor
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