Come posso perciò trasfigurare
il mio volto di donna
se una mano carnale mi blandisce
nella notte e nel giorno
e mi umilia di inutili accensioni?
Se non vuoi che mi immerga dentro un fango
di realtà fatta più strenua luce,
Dio della forza gettami nel grembo
oro e staffili per le mie preghiere...
In penitenza vivo divorata
da una magica febbre, ma Tu solo
sai come viva santamente il vate.
Dentro la Tua pietà rendimi una,
perché è a Te che io tendo dalla vita
prima che conoscessi questi inferni.
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