Scritta da: Lucio Dusso
Come le foglie che fa germogliare la stagione di primavera
ricca di fiori, appena cominciano a crescere ai raggi del sole,
noi, simili ad esse, per un tempo brevissimo godiamo
i fiori della giovinezza, né il bene né il male conoscendo
dagli dèi. Oscure sono già vicine le Kere,
l'una avendo il termine della penosa vecchiaia,
l'altra della morte. Breve vita ha il frutto
della giovinezza, come la luce del sole che si irradia sulla terra.
E quando questa stagione è trascorsa,
subito allora è meglio la morte che vivere.
Molti mali giungono nell'animo: a volte, il patrimonio
si consuma, e seguono i dolorosi effetti della povertà;
sente un altro la mancanza di figli,
e con questo rimpianto scende all'Ade sotterra;
un altro ha una malattia che spezza l'animo. Non v'è
un uomo al quale Zeus non dia molti mali.

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    Scritta da: Lucio Dusso

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    Per favore.. È 10 anni che cerco una poesia di ada Negri.. la recitava sempre mio padre che ora non c'è più.. il titolo dovrebbe essere "L'orologio" e è del 1928. Parla di un nonno e un nipote. Alcuni versi (vado a memoria) dovrebbero essere
    Scavano la fossa
    Angioletto chi l'avrebbe mai detto
    Ripose l'orologio nel cassetto
    Vi ringrazio di cuore vi prego di aiutarmi. Mi è stato detto che era su questo sito la poesia ma con il nuovo aggiornamento alla pagina il link non funziona più. Grazie. Contattatemi via email Magic_cristalglass@virgilio.it
    O qui.

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