Sonetto alla libertà da Eleuteria
Non che io ami i tuoi figli, i cui occhi vuoti
Vedono solo l'ansia che li opprime
e le cui menti nulla sanno, e nulla vogliono sapere...
Ma il ruggito delle tue democrazie,
i tuoi regni di terrore, le tue grandi anarchie
Come il mare rispecchiano le mie passioni più selvagge
Dando un fratello alla mia rabbia: libertà
Soloper questo le tue urla sgraziate
Mi sono gradite; altrimenti tutti i re potrebbero
Togliere ogni diritto alle nazioni con le fruste
Insanguinate o cannoni traditori, e io
Resterei indifferente... Invece,
Invece questi cristi ce muoiono sulle barricate,
Dio sa che sono con loro in qualche cosa.
Composta venerdì 31 luglio 2009
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti