Ascolta... neanche un battito coprirà il silenzio, se si possa davvero credere ancora... non so...
ma ciò che comunque resta è indelebile...
in un tripudio di colori fatti apposta... non ve ne sono, che distraggano...
le cose dette, potrebbero davvero ora, essere fatte...
ma tacciono le campane, e un dio, preposto a questo, seduto su di una panchina... pone il suo interesse su di un libro...
e il suo fare, non lo si può distogliere... ne pianti ne grida, vengono ascoltati...
Avresti dovuto saperlo...
che dei più autoritari... era colui che mise su tela la storia... ma di colori un dì, venne privato...
e ciò che riuscì, non rese giustizia a ciò che era...
restò vano il tentativo... e altrettanto vana... quell'innaturale voglia di voler capire...
arrivò il momento, e altrettanto veloce passò il tempo...
di una solitudine delirante, ora ne sono colmi i cuori...
nonostante corpi, che celati da improbabili sorrisi dipinti... vivono...
Composta giovedì 8 marzo 2012
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