Poesie personali


Scritta da: Susan
in Poesie (Poesie personali)

Troppo difficili per te per essere capite

Ed è nell'anima mia
che albergano domande
ed è nell'anima mia che vi
esistono le risposte.
ed allora perché non mi ascolti?
E forse non sai ascoltami
o forse resta troppo difficile
da capire
ed è così che nell'anima mia
restano, domande,
domande senza risposte!
Troppo lontane da te
per essere udite,
Troppo difficili per te
per essere capite!
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    Scritta da: Susan
    in Poesie (Poesie personali)

    Ed è

    Ed è un solo ricordo
    di te,
    un dolce suono
    della tua dolce voce
    e della tua un tempo
    costante presenza
    che ancor oggi
    rafforza l'anima mia...
    no, non ti dimentico tu sei e
    sarai sempre
    un vivo ricordo,
    di un sorriso vissuto,
    di una lacrima asciugata,
    di un abbraccio,
    che ancor oggi ne vivo
    l'attimo, che resta
    eternità.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fuori dalla miniera

      L'isola del sotto terra,
      del paradiso strappato
      ad un pezzo di inferno.
      L'isola dei tanti padroni
      nel tempo.
      L'isola senza ponti,
      l'isola fatta di isole.
      Le donne dai vestiti neri,
      le foto con i volti tutti uguali,
      segno dello stesso destino.
      Ed il destino di oggi,
      con la guerra peggiore,
      l'uomo col casco dello stato
      contro il fratello col casco dell'inferno,
      entrambi traditi.
      Una miniera.
      Composta mercoledì 3 ottobre 2012
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        Scritta da: Nadia Consani
        in Poesie (Poesie personali)

        Esalazioni

        C'è odore di zolfo nell'aria,
        fuoriesce da lenzuoli
        di troppa pazienza,
        che coprono sfregi
        ancora da rimarginare.
        Lenzuoli sudici,
        lisi,
        stracciati,
        covano ferite in suppurazione
        che la dignità cancellano,
        intanto che l'impotenza di reagire
        tronca gli arti alla corsa.
        C'è fetore di marcio nell'aria,
        invade i colori dell'arcobaleno
        e lascia il tempo senza ore,
        così che il sole muoia
        dietro crinali d'infamia.
        Basterebbe una pioggia
        a lavare lo sdegno,
        assennata,
        generosa,
        che ridoni il verde all'erba
        sotto il sole risorto,
        che riporti profumo di speranza,
        prima che l'odore di zolfo
        diventi concretezza.
        Composta mercoledì 3 ottobre 2012
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