Poesie personali


Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)

Freno a mano

Un freno a mano,
un freno vorrei,
per fermare
i sogni miei,
per rallentare un pochino,
la corsa del tempo,
e stare con te,
più a lungo,
e bloccare i momenti belli,
quelli migliori,
quando siamo vicini,
quando tu
sei con me,
e mi tieni la mano,
e mi baci,
e mi dici
tante cose;
e un freno a mano,
ci vorrebbe,
per dire alt,
per un po';
fermare il tempo,
fermare tutto quanto,
e fare in modo,
che non sia domani,
che le persone non vadano via,
che le cose non finiscano,
e sia troppo tardi,
che non ci siano addii,
fermare tutto,
con un freno a mano,
questo tempo reo,
che scappa via,
veloce,
e non te ne accorgi quasi,
e gli anni volano,
le cose si fanno sbiadite,
e lontane,
tutto corre via,
tutto scappa,
e non ritorna più;
poter frenare tutto,
con un freno a mano,
per tenere vicine,
le cose belle,
ancora un po'.
Composta martedì 2 ottobre 2012
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    Scritta da: Rosa Coddura
    in Poesie (Poesie personali)

    Non sono uno scrittore (non è la solita poesia!)

    Anche se non sono uno scrittore,
    nulla mi vieta di giocare con le parole,
    con le rime posso scherzare,
    solo un po' lasciatemi sfogare,
    scrivo i miei pensieri,
    li esprimo volentieri.

    Io umile consapevole umile persona,
    oso sfidare carta penna o matita,
    confrontarmi con tutto il mondo.

    Esprimo: non è una colpa,
    non è una vergogna,
    non è essere il migliore
    è aprire il proprio cuore.

    Permetto di leggermi dentro
    anche a sconosciuti,
    e di immedesimarsi.

    Scrivo perché le parole
    hanno ancora valore,
    scrivo per sentirmi meglio.

    Sono la critica asfissiante
    e arrogante di me stessa,
    forse è insicurezza,
    non è certo una certezza!

    Ognuno scrive quello che sente,
    quello che ha vissuto sulla propria pelle,
    tutti esistiamo e proviamo emozioni,
    di tutte le sfumature possibili
    e non sopporto che per superbia
    e palese voglia di superiorità
    denigra i pensieri altrui!

    Esprimere quello che si sente
    a volte è puramente soggettivo,
    non è facile cogliere il messaggio,
    per capire il motivo,
    chi parla, canta, scrive vuole soltanto
    essere compreso.

    Il pensiero che mi prende al momento,
    lo conservo integro nel libro della vita,
    oppure scritto ovunque per non smarrirlo!,
    è l'aspirazione passeggera
    che esige, vuole essere scritta,
    altre ancora vogliono
    essere rese note.

    Probabilmente anzi sicuramente,
    sono parole vane scritte per caso,
    evase da un pensiero inascoltato,
    probabilmente sono solo parole scritte
    che sporcano il foglio inutilmente,
    e certamente nessuno ha pazienza di leggerle.

    Ma sono i miei pensieri,
    e se scrivo non voglio trovare parole complicate,
    percorrere un labirinto di parole rare,
    incastrate tra loro,
    posso esprimere semplicemente
    anche lasciando un'intensa emozione,
    libero e senza schemi privi di sentimenti.

    Colpevole di aver trasgredito le regole?
    Penso che scrivere sia lasciarsi andare,
    forse nella mia poesia non ci sarà una rima,
    versi non proprio endecasillabi, figure retoriche
    quasi inesistenti, strofe messe alla rinfusa,
    ma anche se non le metto in atto,
    non significa che non sappia farne uso!

    Oso scrivere liberamente
    senza etichette,
    di scrittrice o poetessa,
    anche se sono parole stupide,
    scritte ubriache,
    in fondo il pensiero è libero
    senza forzature e obblighi,
    scrivo per diffondere un pensiero,
    Perché ho qualcosa da dire.
    Composta mercoledì 26 settembre 2012
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      Scritta da: 9954robertob
      in Poesie (Poesie personali)
      Cara amica sai una cosa? Ti vorrei dare una rosa, il colore non importa ciò che conta è quel che porta, porta a temia cara amica una fragranza come antica di profumi e sensazioni, di colori ed emozioni, non importa quanti sono, sono gli anni che hai in dono, questo è ciò che importa sai ed è l'amore che tu hai. buon compleanno.
      Composta domenica 9 settembre 2012
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie personali)

        Ti perdono

        Ti perdono,
        si io ti perdono
        anche sei hai spezzato il
        mio cuore io ti perdono,
        in te ho riconosciuto la
        sincerità ed è per questo che ti
        abbraccio e ti perdono,
        in te riconosco me,
        in te vedo
        la sincerità della colpa,
        ed io ti perdono,
        ed io e te avremo
        così la possibilità
        di guardare il futuro
        con amore.
        impedendo al passato
        di vivere!
        ed io ti perdono
        perché il vero amore è
        riconoscersi,
        perdonarsi
        il vero amore
        siamo noi!
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          Scritta da: Federico Negro
          in Poesie (Poesie personali)

          L'inderogabibile assenza

          Oltre il muro
          oltre l’umano sentire
          è il silenzio

          dove il nulla
          ribadisce
          l’inderogabile assenza.

          Poi
          i miei spazi vuoti
          danno coraggio
          per desiderare Dio

          che illumina
          la mente distratta
          in un tempo
          infinitamente lontano.
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            Scritta da: Federico Negro
            in Poesie (Poesie personali)

            L'inderogabibile assenza

            Oltre il muro
            oltre l'umano sentire
            è il silenzio

            dove il nulla
            ribadisce
            l'inderogabile assenza.

            Poi
            i miei spazi vuoti
            danno coraggio
            per desiderare Dio

            che illumina
            la mente distratta
            in un tempo
            infinitamente lontano.
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              Scritta da: Luigi Principe
              in Poesie (Poesie personali)

              La radice del nostro godimento

              Con approcci intimi
              all'umore inquieto
              la notte
              corteggiatrice seducente
              mi ti dona
              vogliosa di rituali
              che non saranno mai routine
              perché il tuo unico grande potere
              è la radice del nostro godimento.
              La possibilità di finire
              ci dà una grazia particolare
              perché la possibilità di rimediare
              dopo il prematuro sollievo
              diventa, ahimè più ardua
              dopo una tua resa
              oppure una mia sventatezza.
              Composta domenica 30 settembre 2012
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                Scritta da: Susan
                in Poesie (Poesie personali)

                (l'ironia della morte)

                Son morta
                mi avvio verso il paradiso
                o forse l'inferno?
                Non lo so e forse mi riconosco
                nel paradiso
                o forse no!
                Che confusione anche dopo morte
                la confusione mi abbraccia.
                Eppure non sento di essere morta,
                io vedo vedo te me e
                la vita la mia vita!
                Un correre dietro alla fortuna
                un correre sempre verso un sogno mi dico!
                Ma ora è giunta l'ora del riscatto
                dei miei sogni, son morta mi dico,
                e così sospesa busso la porta del Paradiso,
                Ecco si apre il portone,
                e
                Don pietro mi guarda,
                un po' così, io gli chiedo
                posso entrare?
                vorrei un po' di pace, un po' d'amore un po' di fortuna,
                sai Don Pietro quando ero viva mi
                dicevano che in Paradiso avrei
                trovato tutto quello che la Terra non mi ha dato!
                Lui mi guarda e mi dice:
                sei arrivata tardi, anche qui in Paradiso non c'è più nulla
                neanche il sogno esiste più!
                Ad un tratto mi sveglio, che sogno, o forse non lo era?
                Confusa mi dico, neanche la morte ci da la pace!
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