In morte di Armando
Udire ciò che non vedo
è il pensiero superbo
di luce composto
irradiato il volto disposto a mezzogiorno,
sprezzante dell'ora scandita sul quadrante
come se nulla potesse accadere.
Ritrovo quel calore cocente
che nel giorno
via via svanisce:
come è facile pensare
con gli occhi di oggi
al vecchio fiume
che con arcaica tenacia
tutto corrose,
come guardando le rughe sembra di legger un libro,
guardomi allo specchio
forse per una incauta lettura del futuro
e osservando al sole marzolino
i primi germogli
mi accorgo che
la distanza che sembrava infinita è già passata.
Composta lunedì 16 marzo 2009
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