Quasi il giorno si trascina lento,
fuori eccheggia solitario il vento:
Dolce il tuo profumo alberga lontano
e la mia anima ne brama l'essenza invano.
Dove sei amore che sconfiggi la mente,
e le mura del mio cuore riduci in niente...
Non sono forse io la tua metà adorata?
Non sono dunque io colei che sola è amata?
Tu sei ciò che cerco tra la gente,
fredda illusione padroneggia la mente,
aghi sottili feriscono l'anima incostante
di me, spicchio in cielo di una luna calante
che tristemente piange all'esaurirsi della vita
e a tutto ciò che dalla stessa è rapita.
Come stelle lontane che infinitamente si rincorrono,
senza mai trovarsi, che alla fine si arrendono
all'inevitabile scorrere del fiume,
come sassi, noi, che non siamo piume.
Composta venerdì 12 febbraio 2010
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