A seconda della prospettiva da cui le parole vengono lette, quest'ultime assumono un significato diverso. La mia, più che un contributo alla frase inserita, è stata una risposta al presupposto esplicitamente espresso nei commenti. Tu hai aperto uno spiffero ed io ho risposto sulla base di ciò che ne è stata la mia percezione influenzata dalla mia concezione. Niente ratio e nessun intento di dispensare ricette dunque, bensì convinzione nelle proprie parole e piacere nello scambio: perchè se ho "contribuito" significa che qualcosa ho ricevuto...
rispetto il contributo,vedo troppa razio,io ho cercato di aprire uno"spiffero"emotivo non ho certo l'ardire di aprire una finestra..solo quattro parole legate ad un respiro,se avevo bisogno di ricette mediche me ne andavo dal dottore..tant'è,ogni contributo è risorsa,saluti
La "follia" scatenata negli uomini da alcuni sentimenti non deve esser confusa con la casualità che compone solo in parte la complessa realtà in cui gli eventi si verificano. Il ricordarsi di essere un "resto intimo" implica che l'ipotetico resto abbia fatto parte di un qualcosa che l'ha compreso facendolo consapevolmente proprio, perchè altrimenti non sarebbe intimo.
Il fatto che dei fenomeni si verifichino al di là della nostra volontà o il fatto che alcune nostre azioni abbiano delle conseguenze non intenzionali, non esclude il potere di scelta decisionale dell'individuo, tutt'al più lo limita. La fragilità non deriva dal non poter far tutto o dal non poter far niente ma dal poter far tutto e niente, dall'essere figli e padri, esseri di ormone e ragione.
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