In quella notte
dove il dolore era padrone
la paura era regina
disteso su quel divano,
pensavo se il mio comportamento
da cristiano, fosse come Dio dice di fare
nella sua parola, e mi fermai a pensare...
Dicendo... Dio mi ha salvato, mi ha reso felice,
ha cambiato la mia vita,
come posso ripagarlo?
Sono io degno di stare alla sua presenza?
Questi dubbi invadevano la mia mente,
ma inconsapevolmente mi addormentai.
Il giorno seguente mi svegliai
con questi pensieri ancora per la testa,
e cominciai a chiedere a Dio di aiutarmi,
e di farsi sentire costantemente nella mia vita,
perché da solo non avrei potuto mai farcela,
In quel preciso istante
disteso ancora su quel divano
sentii quelle forti mani,
ruvide, rugose, inconfondibili...
che prendevano le mie mani
e mi sollevavano.
Nessuno era di fronte a me
eppure la presenza era forte, tangibile
e un sussurro veniva dal nulla,
e sentii una voce che mi diceva
"forza c'è la farai, io sono con te, non temere"...
in quell'istante con le lacrime agli occhi
capì che eri tu... Grazie Signore...
Perché anche Quando vengo meno
e i pensieri occupano la mia mente,
tu sei sempre con me... grazie.
Composta giovedì 25 marzo 2010
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