Marianne
Lungo la Senna in una notte d'agosto
insieme agli amici passeggiavo distratto,
distratto com'ero da quell'atmosfera
che solo Parigi sa rendere magica.
Gli sciocchi discorsi all'improvviso
sono interrotti da un fugace apparire
di una visione di donna che solinga
attraversa la magica riva.
Che faccio? Mi butto? Pensavo tra me,
io quella donna la devo conoscere.
Mi abbandono all'istinto
e la seguo sicuro.
La scusa è banale, ma tant'è che basta,
lei mi si apre coi suoi modi forbiti.
I suoi capelli... ramati
smeraldo i suoi occhi, o Dio che belli!
Insieme camminammo stretti per mano
non so quanto né so per dove.
I miei amici dimenticati li avevo,
ormai non c'era nient'altro che lei.
Notte sempre sognata in una vita noiosa
notte piena di incredibili emozioni
notte che solo Parigi può propiziare
notte che l'amor di una vita sai regalare.
Giù sulla Senna sopra una panca
stretti e avvinghiati in dolci effusioni
attraverso gli sguardi di mille viandanti
si concretava il sogno in un magico rito.
Se Musa esiste e l'artista ispira
se il sogno diventa a volte realtà
questo sei tu per me, Marianne
e vivi sempre nel mio presente.
Composta mercoledì 20 settembre 1989
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