Pensiero di donna
Io,
identità di me,
donna
dalle mille sfere
rotolanti il tempo
che finisce,
dai mille solleciti
spazzati dal vento,
io mi chiedo
dove posso ricamare
sorrisi,
dove essi saranno sorrisi,
e non smorfie
della vita.
Guardo intorno,
e perplessa
ho disgusto del senso
del mondo,
gira all'incontrario,
per festeggiare morte.
Gira veloce,
staccando da sé
il domani
che immorale oggi
s'agita in menti
alla corruzione proni.
Io, donna,
piccola cosa pensante,
rifiuto l'arbitrio
feroce del maschio,
che in quell'angolo
decide chiuso,
rifiuto il sangue
che elargisce
con lame fendenti,
rifiuto l'egoismo
dei pensieri
che oltrepassino
la libertà.
Io, identità
amareggiata,
ma esaltata da spirito
d'amore,
voglio fermare il suo giro
sbagliato
in questo mondo,
voglio spazio pulito
a guardare
il tempo che non muore,
il tempo della vita amata,
il tempo della vita ritrovata
che con occhi
brillanti e lungimiranti
ritorni sicura in ogni identità
ed io, donna ormai stanca,
ne vivrò un attimo felice,
appagata e leggera,
poi con il mio destino
ritornerò un ultima volta
a ricordarmi di me.
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