"E allora cosa facciamo?"
Sapevo di ricadere nel mio ruolo.
Sapevo chi eri, cosa facevi.
So chi sono e cosa posso sopportare.
Per la prima volta vedo in faccia la realtà, non ci costruisco tante favole intorno.
Vedo me che non posso non essere me stessa e lo accetto.
Mi vedo con di fronte ancora un'altra realtà che non posso cambiare.
Vedo me che ha scelto te.
Ho paura... ti perderò e con te temo di perdere me.
Mi sto ferendo ma stavolta, purtroppo, ferisco anche te.
"Sapevi chi ero o no?"
Si sapevo chi eri, ma ancora una volta il mio inconscio ha dovuto sperimentare la mia tesi: non posso cambiare nessuno.
Ma ti domando:
"Sapevi chi ero?"
Vedo te che scegli me.
"E ora cosa facciamo?"
Composta lunedì 11 ottobre 2010
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