Urlerò
Aaaah
voglio urlare,
si voglio urlare,
ho voglia di piangere ancora,
di ammazzare il vento,
voglio soffocare il dolore
in quei dannati e bastardi attimi di felicità
che hanno sfiorato la mia esistenza,
cosa serve vivere se non si ha
più sogni da poter o dover raggiungere?
Volevo fermarmi qui,
volevo togliermi la vita qui
come foglie secche nel fuoco maledetto
e crudele io volevo frantumare
tutto ciò che restava del mio strano vivere
su questo pezzo di terra calpestato
da angeli e fulmini truffatori
d'amore e destinazioni.
Che senso ha?
Che vita è questa qua?
Ho amato senza pietà
ho perso tutto senza pietà,
sono ancora qui e vivo,
si vivo ma ho pagato il conto
e non sono riuscito ancora a ricevere la fattura.
La mia fragilità è finita nel cesso
insieme alla mia sensibilità
che per molti anni ha reso schiava la mia vita
nell'eterna e triste insoddisfazione
alla ricerca di abbracci rinchiusi nelle prigioni
della sera depressa,
troppe maschere ho indossato
troppe volte ho trattenuto lacrime e diamanti
che dai miei occhi volevano scappare via.
Per strada, fra la gente un cane mi osserva,
rivedo i sorrisi, le paure
rivedo me stesso,
domani tornerò nella mia vita
spaccherò il mondo un'altra volta
e per sempre piangerò, sorriderò
senza vergognarmi
della mia anima pura, sacra e vittima d'amore.
Composta domenica 28 novembre 2010
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