Eppure...
Un bagliore filtra
tra le venature
che sembrano ossa.
Pian piano trapela
una pallida luce.
Frammento di cielo.
Non so o non posso
naufragare nel vuoto,
annaspare nel vento.
Ci sei tu.
Tenace e presente
mi tendi una mano,
mi scuoti anche piano.
E attendi.
La tua mano mi sfiora
leggera una guancia.
Lo sguardo mi aggancia,
non posso sfuggirlo.
Un braccio, lieve di piuma,
mi tira un colpetto: "È l'ora!".
Coraggio e vigore
di nuovo mi dona.
L'alba è tornata.
Alzati, andiamo!
Composta domenica 19 dicembre 2010
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