Vicoli accecati dal sole
freddo è il vento sul viso
il mare risacca lontano
lontano
rimestando ciotoli sparsi
ti tenevo la mano
per non scivolare
sulle chianche bagnate
sei morta a vent'anni
e non t'avevo cercata
l'ho chiesto
all'impiegata delle tombe
dove era perso il tuo marmo bianco
mi ha guardato con i tuoi occhi
lunghi e orientali
come quelli delle donne nei paesi di mare
che spiano dal buio delle porte socchiuse
su vicoli e muri accecati dal sole
dipinti di bianco
freddo è il vento sul viso
mentre andiamo su chianche bagnate
ti stringi per non scivolare
come un canto arabo una madre richiama il bambino
quando il sole sparisce
adesso dobbiamo andare.
Composta domenica 12 dicembre 2010
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