Catarsi dell'Angelo
Guardai negli occhi un Angelo e vi vidi
una lacrima densa di dolore.
Racchiuso nel tormento di un'anima umana,
sentii il battito del suo dolce cuore divenire
lacerante sotto l'oppressione
dell'unama esistenza.
Caduto era quest'Angelo nel vortice
dell'amara solitudine che trascinava
il suo spirito sotto l'incommensurabile
peso delle realtà della vita.
Candide piume tinte di sangue e gocce
di vita si posavano sull'inospitale suolo
in cui, tu Angelo, in ginocchio, attonito fissavi
il Cielo e mentre il leggiadro Etere
accarezzava il tuo volto, un fascio di luce
avvolgeva il tuo essere e un sorriso di
gratitudine illuminava il tuo viso.
Composta venerdì 11 marzo 2011
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