Arabeschi
Ricamare arabeschi con le parole,
orizzonti infiniti di cieli azzurri,
rondini di mare si tuffano in onde,
oceani di silenzi parlanti,
profondità d'incontri segreti,
creature dallo sguardo incantato
fra coralli graffianti.
Occhi specchi di un anima,
che ricerca il suo io
fra le pieghe del tempo.
Goccia di lacrima,
increspa il lago silente,
mentre il cigno morente
dolce nirvana,
spalanca un ultima volta le ali.
Frugare fra antichi ricordi,
il dolce avanzare dell'oggi
di un domani incerto,
speranza dell'attimo d'amore,
nella nascita di un fiore
sbocciato in quel breve sospiro.
Gli arabeschi disegno parole
incise sui cuori feriti
nei desideri sognati
e mai realizzati.
Camminare fra di essi,
sentire il respiro sulla pelle
di chi soavemente s'illude
in un canto d'amore.
L'anima posseduta,
ultimo ma non ultimo arabesco
che l'essere ha di vero
di suo.
Composta giovedì 3 novembre 2011
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