I miei scheletri
I miei scheletri
sono morbidi e bianchi,
irrilevanti (o no?),
ben custoditi nel ben triste e candido
mio prediletto armadio del dolore.
Ognuno ha i suoi,
perché ciascuno vive,
ed è arte difficile la Vita:
sei il Demiurgo di te,
a cui grandine e pioggia
sottraggono il lavoro
che - calpestato - tu devi rifare.
Mentre ammiri sculture e poesie,
e sei felice d'un felice viaggio,
il masso cade e spezza l'armonia,
il vento soffia e mescola le carte.
Per quante volte t'alzi e ricominci,
non c'è strada che non volga alla fine!
Composta giovedì 12 maggio 2011
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