La stazione dei fermi

Le cinque di mattina,
arrivano ai primi treni,
hanno le borse del supermercato
con dentro i vestiti della notte,
vistosi ed attraenti.

Facce ripulite
da truccare di nuovo stasera,
per una offerta convincente.

Aspettano, occhi bassi,
la spavalderia si è esaurita,
tornerà domani notte.

Ed intorno a noi
vagano quelli che non ce l'hanno fatta,
quelli che dormono per terra,
nelle sale d ' attesa,
sulle panchine,
quelli che strisciano lungo i muri a testa bassa,
quelli ai quali il vino e la paura
danno ormai un perenne identico tremore,
quelli che convivono col dolore e la vergogna,
quelli che per non pensare perdono la testa,
e quelli che non sanno urlare,
quelli vittime di tutti e tutto.

A loro va il pensiero.

Ma perché ho detto... intorno a noi...,
se io sono con loro,
uno di loro.
Composta martedì 29 novembre 2011

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