L'amore e le sbarre
Nei deserti di pietra del mio rosso rosso cuore
quando limpida è la notte e il giorno arido
nubi di zanzare roboanti e assai venefiche
sono l'unico riparo per gli occhi alzati al cielo.
E si confondono coscienza e volontà:
nella luce che ti asciuga non riesci più a scacciarle,
squarciarle, schiacciarle, o anche solo
perderle, un po', cambiare dolore,
come accade alle canzoni o le poesie
e quante son passate, quante ne ho
dimenticate
per seguirle ciecamente, come un matto
rincorre la sua mente, il regista una maschera
truccata, il mago l'illusione d'un mistero.
Invento ogni volta un amore di cartone
cartongesso, gommapiuma e manichini rimediati
come gusci di persone.
Composta mercoledì 14 luglio 2010
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