Scritta da: margherita1

Neve

C'è odore di buono
stasera in cucina,
dietro i vetri
la nebbia
bianca come carta velina
ho acceso i l fuoco
per scaldare la la stanza
ma senza te non ho
caldo abbastanza.
metto sul tavolo piatti,
bicchieri e posate,
quante settimane
sono passate?
poso sul tavolo
un ramo di pino
il Natale è ormai vicino,
ho messo nel letto
lenzula di lino
bianchi cuscini
caldo piumino,
aspetto di sentire fuori
un rumore forse il rombo
del tuo motore,
accendo il lume come
tutte le sere
mentre scende piano
bianca la neve.
Composta mercoledì 21 dicembre 2011

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    Scritta da: margherita1

    Commenti

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    postato da , il
    Grazie Nastjia, vedo che  mantieni l'impegno preso. Io direi che non è un granchè , anzi non la chiamerei neppure poesia. E' una sorta di triste filastrocca,  che racconta
    come a volta la malinconia voglia essere supportata anche da un'inutile speranza. Ciao alla prossima....!!
    1
    postato da , il
    Ho letto un po' delle tue poesie e mi affascinano. Mi piace come giochi con parole e rime e come veli di ironia anche i sentimenti più tristi. Questa poesia è intrisa di malinconia ma l'orecchiabilità dei suoi versi, quasi fosse una ninna-nanna l'addolcisce. Hai usato immagini semplici ma molto evocative che richiamano alla mente quelle sere d'inverno piene d'attesa, di speranza, ma anche di quel sapore agrodolce punteggiato di tristezza che solo il Natale alle porte sa  dare.
    L'unica cosa che mi disturba un pochino è il verso finale, tuttavia penso sia utile a spezzare il ritmo e a rendere con più evidenza il lento scendere della neve.

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