ho sognato la realtà

L'uomo senza calli alle mani parla della vita di ogni giorno conosciuta non per esperienza ma per sentito dire o riportata dalle rassegne stampa.

Le sue parole vengono sempre commentate dai governanti come parole di buonsenso,
come se il buonsenso fosse un patrimonio raro
e non dovesse essere la norma.

Gli artefici del grande inganno
mentre ci promettevano il futuro
si assicuravano il loro presente,
ed anche il futuro.

E noi che adesso siamo la prima generazione di traditori
ma non l'ultima dei traditi
siamo inadempienti verso i nostri cari
per mancanza di mezzi,
forza e capacità,
per aver applaudito troppo
capito poco
e riflettuto ancora meno.

E spesso il nostro fratello
ormai tale solo di nome
ma non di fatto
prega insieme a noi
ma ruba nella chiesa accanto.

E di nuovo rimbombano le voci alla coesione
ma tutto si ripete come allora,
verso nuovi elettori
verso nuovi illusi.

Cercasi sudditi disperatamente
elettori per ambiziosi miseri potenti,
credenti pronti ad urlare a comando
a vivere trascinati
felici degli ideali altrui
degli interessi altrui,
convinti dai procacciatori di sudditi moderni,
il tutto in nome di una democrazia delle promesse.
Composta venerdì 23 dicembre 2011

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