8 febbraio 1980
i campi calano giù,
verso il mare immaginato
il verde di ieri giace sotto il bianco della brina.
La osservo
con in tasca i miei sbagli,
-licenze poetiche-
rispondo a chi me li rinfaccia.
Quella montagna racchiude miele
come la sua corazza
ma è già passato un trentennio dall'ultimo secolo vissuto
e la pace,
utopia,
è parola malvista.
Mentre le mie tasche continuano a gonfiarsi di errori
la montagna cede il suo miele e la sua voce disincanta.
Ma anche il tuo canto è un allarme
preludio alla guerra.
Le mie tasche vomitano i vecchi errori
lascio posto ai rancori sopiti,
adesso ho licenza di agire.
Composta venerdì 8 febbraio 1980
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