La cassa del popolo
Resta solo il nome,
non il significato,
qui si discute tutto e tutti.
Ognuno ha la ricetta,
tutti sono ministri,
presidenti,
arbitri di calcio,
economisti,
...e puttanieri sempre.
Il manifesto del “che”
ci guarda con occhi spiritati,
capelli al vento
e sfondo rosso d' ordinanza,
tenuto su con quattro chiodi,
come se fosse un cristo comunista sulla croce,
ma con un chiodo in più,
forse al valore.
Poggiato giù per terra
un manifesto,
la foto gialla dei fratelli cervi.
Il “che” per aria
verso il cielo
ed i “ fratelli cervi” giù per terra.
Qualcuno tiene in vita la memoria
perché alimenti la fabbrica dell 'odio,
l' odio è un mestiere ancora redditizio
per chi non ha saputo prendere altre strade
e mantenersi onestamente col lavoro.
E settant' anni sono pochi per dimenticare
quando c'è in gioco l'interesse di qualcuno,
e quando ormai,
anche volendo non si può più imparar mestiere.
Intanto il gioco a carte per un po' riporta tutti al sano vaffanculo senza ideologia,
senza bandiera.
Composta venerdì 4 maggio 2012
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