La porta in pancia
La porta che si apre al contrario,
la mia faccia,
impedita,
invecchiata
nello specchio del bagno,
il freddo,
l'ennesima domenica di merda.
Oggi
è il giorno in cui tutti vanno a trovare i loro morti,
ci vanno in auto,
come a fare la spesa.
Io non ho auto,
non ho spesa,
non ho ne piedi
ne faccia addosso,
è stampata sullo specchio,
non ho più posto.
I morti si,
li ho,
per ricordarli
vado in cimiteri trovati per strada
e prego sulle tombe di altri.
Chissà se è una doppia preghiera
o una preghiera che non vale nulla.
Composta sabato 4 agosto 2012
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