Il diluvio dentro
Piove
sulle nostre teste bagnate,
su ombrelli
aperti
sempre pronti al loro mestiere
o chiusi
ad aspettare,
prigionieri di un portaombrelli
o schiacciati in una folla di colleghi
ad una festa,
in un locale.
Piove sulle tue la labbra
che non mi vogliono baciare.
Sui miei occhi,
per annebbiarmi la vista
e non farmi vedere le tue labbra
che non mi vogliono baciare.
Piove nell'orto della nonna,
verdure fresche assicurate
per domani.
E piove sul mio corpo insaponato
con quel sapone che cancella i graffi,
doccia da un cielo saggio.
Piove
sulla mia vita così arida di affetti,
ma senza portare frutti
senza che niente cresca.
Piove sui miei difetti
ma non li lava via,
e sulla sfortuna
sulla luna,
piove dove vuole.
E piove sugli accidenti
sfuggiti alla mia bocca
in epoche diverse
e tutti tornati indietro
a presentarmi il conto,
senza che nessun ombrello
mi possa riparare
da questa pioggia di sputi.
Composta martedì 21 agosto 2012
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