Il bottone più bello
L'ho travato sul vecchio comò.
Dimenticata e persa
nello spazio indefinito
di un verbo senza tempo.
Scatola dal cartone
un po' ammuffito.
Era piena di bottoni.
Uno tondo ancora
di vera madreperla
la misura di un'asola
da sera.
Quello in metallo
con lo stemma
blasonato non stava più
sulla giacca di lana cotta
verde scuro.
Uno piccolo d'ottone
pendeva un po' scucito
dalla divisa di un
soldatino dritto
con il fucile in mano.
Ma il più bello
che brilla ancora
tra le mani come gemma,
è un bottone di mia madre,
che teneva quel drappo
di velluto nero
sulla spalla.
Ed io bambina non ricordo
i suoi capelli
né il radioso suo sorriso,
ma il luccicar di stella
che usciva dalla
stanza di mia madre,
la scia di quel profumo
insieme al suo bottone.
Composta mercoledì 29 agosto 2012
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