Percorso
Dolcissimo incubo,
sogno triste e pauroso:
mi porti una strada di curve campestri,
di teneri arbusti sudati dal sole,
di petali allegri nel buio notturno.
Un'auto – la guido! – la segue leggera,
asseconda le curve volando, leggera,
inconsistente ed eterea, leggera:
oh fresca giornata d'estate!
non sa dell'attrito.
Ma la notte, no: nella notte
l'asfalto costringe il suo moto,
mi giro nel buio totale: son vivo,
son solo, da solo. E soltanto
così vedo gialli quei fiori.
Non m'importa:
sogno o angoscia, giorno o notte,
del colore dell'estate o con il sangue mio versato,
io ci proverò a seguirti, dolce strada:
chissà dove arriverò.
Composta venerdì 13 ottobre 2000
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