Parole

Quando le parole
che pesano sulla coscienza
come macigni infuocati
saranno uditi da te, che non sai
quando questi occhi che vagano smarriti
rifletteranno i tuoi
e quando finalmente potrò godere dei tuoi sorrisi
come dei tuoi silenzi
che saranno miei, miei soltanto
la mente si desterà
dal torpido sonno
che la rende schiava
ed il mio cuore
libero dalla cupa inerzia
e dalla logorante noia
lascerà i malinconici canti
e tu per primo udirai
la sua voce.

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    postato da U. Mastrogiovanni, il
    Versi dell’uomo addolorato e confuso, nel quale rimorso e rettitudine vengono a coincidere e a confondersi nel sorriso contrito di questa sua poesia.

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