La Cometa
La luce è spenta
(vorrei dire: "nel mio cuore" )
mi sospingo nelle tenebre
attraverso lo spazio ricurvo
attratto da masse gassose
incandescenti
ma evanescenti
che implodono
lasciando piccoli vuoti
subito ricomposti da molecole di materia vitale.
Cammino lento
per esaurire tutto il vento sul mio viso
tutti gli arcobaleni nei miei occhi
tutti i calori sulla mia pelle.
Esito incantato
al cospetto del dinamismo umano
del veloce divenire dei sentimenti
del rapido trasformarsi degli equilibri.
Invidio
la solubilità delle soluzioni
la facilità dei composti inorganici
che si lasciano mescolare da semplici vortici.
Io, forse, ho amato una donna
ho un'amica, ho una famiglia.
Ogni quanti anni
passa la Cometa?
Sogno
scie lunghissime e infinite
tracce indelebili nel cielo
strascichi luminosi e impressionanti
orbite parallattiche nel cosmo
combinazioni astrali magiche e antiche.
Imploro
una quiete sonora
un deserto silente
per sentire nella terra
Il richiamo primitivo
del corpo pulsante
per cercare fra milioni
quella pelle che vibra
all'unisono con la mia.
Composta lunedì 4 gennaio 1999
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