L'attesa della sera, l'attesa del mattino
Paola crea castelli di carta,
quando non ha di meglio da fare,
glielo chiede la sua mente confusa.
Paola indossa abiti bianchi
per non essere vista di giorno.
Io resto a casa
e cerco di dormire,
un po' perché la notte non dormo
ed un po' per non vederla di giorno
in giro col suo abito bianco.
Paola ritorna la sera,
la prima cosa che fa
è vestirsi di scuro,
per intonarsi all'atmosfera di casa.
Cucina per me
solo per dovere,
non ci mette impegno,
ma a me cosa importa come cucina,
anch'io ho già mangiato,
da solo.
Lei lo fa
perché lo ha promesso all'altare,
del resto quando torna ha già cenato,
col suo uomo di sempre,
o quello "per caso".
Oggi ha fatto l'amore,
lo vedo dai cerchi degli occhi.
Forse lo ha fatto a casa di lui,
oppure ha scopato qualcuno
in un albergo da poco
o in un'auto in un bosco.
Non so più niente di lei,
e forse non voglio sapere.
A letto la sfioro
ma solo per sentirne il calore,
anche da questo
ho conferma che ha fatto l'amore.
Si volta di schiena e dorme,
oppure vuole scherzare,
ma giusto il tempo necessario
per farmi stare male.
Io sto sveglio e penso,
dormirò da domani mattina,
quando la vedrò ripartire.
Composta martedì 19 febbraio 2013
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