Cento anni indietro
Sta lì da sempre
contro lo specchio del mobile di camera,
nessuno la spolvera,
per rispetto
o per voluta dimenticanza,
la foto grigia con i segni del ritocco
di un lontano parente
con la divisa ed il cappello.
Lontano nel tempo.
Non è tornato da una guerra antica,
fatta di moschetti e baionette,
una guerra del 900,
la prima guerra
ma non l'ultima,
vinta da un re
persa dal popolo,
come sempre succede.
Due fiori di plastica si fanno compagnia,
fanno la guardia al "non eroe" defunto,
meglio,
morto ammazzato.
Il popolo non ha eroi da ricordare
ha solo dei morti
da dover pregare.
Ha vinto un re
ha vinto un dittatore
ha vinto la democrazia.
oppure
"Abbiamo vinto contro l'invasore",
ma sono sempre,
da che mondo è mondo
i soliti ultimi a morire.
Composta martedì 26 marzo 2013
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