Iniziava tutto alle undici di sera
quando insieme alla luna
il cielo aveva come ospiti: le stelle.
Sbucavano all'improvviso
regalandoci più sicurezza.
Alle undici di sera le nostre labbra
ci portavano nella camera da letto,
la porta si chiudeva
per imprigionarci fra le coperte.
Ci ritrovavamo soli,
nei sussurri della felicità
nei raggi oscuri della luce
nel cammino dell'infinita dolcezza.
Ti penso come vorrei che mi pensassi tu.
Senza appuntamento, le tue mani,
le sentivo su di me e mi piaceva.
Non ero stanca del tempo,
volevo morire volentieri.
Alle undici di sera
il tuo cuore batteva, quanto il mio,
ma tu non lo sentivi;
a volte nemmeno io lo sento.
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