Il confine
Quel
tempo che avevo
negl'occhi, ch'e m'usciva
dal palmo di mano
Pareva cosa infinita, senza badare
confini, come il sole nel cielo al mattino
d' un giorno che mai si fa sera
Di quei colori, raccolti lungo strade e sentieri
tra queste Langhe e il mare
S'è quasi tutto sprecato, negl'anni lasciati al passato
nei bagliori rubati al'aurore, nei rossi tramonti del sole
Dentro notti di stelle cadute, nei cuori di amori
perduti, nelle frequenti cadute
Nei troppi errori incompresi, nei giorni distanti
dal vero, in sguardi rivolti al'altrove
Nelle notti senza le ore, che fanno
sottile il mattino
Se osservo il futuro cammino
se conto il tempo tra le
dita, rimasto rinchiuso
Pare assai fino
il confine.
Composta venerdì 5 luglio 2013
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