Estraneo
Estraneo
osservo questi luoghi.
Più nulla ancora
mi lega alle carte,
ove s'addensano idee
e ragioni lontane.
A quei sorrisi incoscienti,
che di sé si compiacciono,
figli di carriere fulgenti,
edificate sulle viscere
e l'altrui genio,
sull'onestà del lavoro,
sugli ammiccamenti ai potenti,
sulla rinuncia ad essere
donne e uomini seri.
Irriguardosi del giusto e del vero,
deboli alleati dell'umile,
ammaccati, sconfitti,
si prostrano
a protervia e superbia.
Vuoti mostri, accecati
dalla volontà
di esser primi,
di fronte al mondo.
Fantasmi un giorno,
memorie di miseria,
indegni compagni
dell'Uomo.
Composta lunedì 9 settembre 2013
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