A mia madre
Oh madre,
dov'è il tuo dolce sorriso,
la gentilezza dei tuoi anni
la grande maestria di udire
il dolore dei miei anni?
Dimmi,
quale mano rubò gli abbracci,
quel nobile vezzo materno,
pane quotidiano per ogni figliuolo?
E chi oscurò il tuo volto?
Chi abbondò l'ira nei tuoi occhi?
Chi piantò Alocasia tra quelle che un tempo
emettevano parole dalla soave melodia?
Madre, dimmi,
dov'è l'agognato paradiso del dialogo?
Dammi un segno, una mappa,
indicami i sentieri per cui io devo peregrinare
le montagne da scalare,
l'erta via del calvario,
ove portare la prematura croce
di una gioventù negata.
Dimmi!
Composta lunedì 2 dicembre 2013
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