Il Gelo della tua inedia
In una fredda notte di quasi Natale,
rimembro i gelidi occhi tuoi;
Dal tuo volto l'indifferenza appare
si mostra nel suo abominato biancore.
Il mio cuore, ormai esanime,
trema per il gelo del tuo essere.
La brina dell'inverno
si sparge dinanzi al tuo cammino;
i battiti del cuore d'improvviso
s'arrestano
il mio sorriso perde la sua vivacità
le mie membra arrancano
tra gli irti ghiacciai della tua inedia
la fiamma che arde,
lemme perde la sua nuance,
le mie lacrime,
con fatica disumana scendono
dallo specchio dell'anima.
Dov'è la passione del cuore?
dove giace l'affabile vessillo del Natale?
A fatica ricompongo i miei armamenti,
ergo l'ormai gracile scudo;
impugno la spada dell'amore
per riportare il vero natale,
nel mio sensibile cuore.
Composta martedì 17 dicembre 2013
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