La tua cara utopia mi faceva
stare bene e il teatro della
vita mi sembrava così vero
e potente era la tua assenza
da parlarne in continuazione.
La tua utopia mi fa soffrire
e questa stanza della vita
mi appare nel suo inganno
fredda e mi gela nel sangue
la tua assenza che io cerco.
Scava, scava - dice quella voce -
piangi, grida e soffri - sono le
sue parole d'ordine sempre
pronte all'occorrenza. Nulla trovo
e tutto si dilegua al chiaro mattino.
Composta giovedì 26 dicembre 2013
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