Giardino di contemplazione
Una panchina e riposare,
finalmente! Siedo qui
e mi avvolge un accento
accorato di malinconia:
volano gli anni
è già quasi primavera
e io temo l'inverno,
quello della mia vita.
Siedo qui
e una magia di petali,
rosa, come farfalla volteggia,
in una danza lieve,
mi incanta, si posa,
e un sussurro dolce,
di vento curioso, impudente,
solleva le vesti,
risveglia i miei sensi
con ali leggere
di profumi densi
e d'un tratto,
cammino...
tra pareti alte di verde vestite,
trapunte di stelle
celesti e bianche
con occhi vivaci color pervinca
e risuonano note limpide
morbide e vibranti
di musiche nuove
che cadon leggere,
quasi ruscelli
che spazzano via
rivoli grevi di ricordi tristi
e affiorano dolci,
fanciulle emozioni,
lo sguardo si allieta
e scivola piano
su questo sentiero
abitato dai verdi
più teneri e intensi
da odori e colori
dolci e inebrianti,
da mille gocce
azzurre e scroscianti.
Abbandono qui
la valigia di memorie tristi,
in questo angolo incantato
dove si è placato
il mio spirito contuso,
rifiorito alla speranza
ed al sorriso.
E apro qui
l'album di una nuova primavera,
in questo giardino
dove ogni atmosfera
esprime fantasia...
sembra un sogno, e io, da qui
non voglio più andare via.
gardenia.
Composta venerdì 28 febbraio 2014
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