Fuga dall'omologazione
Sotto la pioggia
di giugno
muovo i miei passi
disordinatamente
sulla strada
senza meta,
spogliato d'ogni
mia convinzione.
Cammino,
silenzioso piango,
intorno a me
solo ombre danzano
col volto coperto
da maschere
senza identità.
Si avvicinano,
le loro braccia
verso di me tendono,
vogliono prendermi,
trasformarmi come loro
cancellando la mia storia,
il mio nome.
Corro
tra mani gelide che
mi stringono,
mi strozzano quasi,
a respirare non riesco,
vedo il buio
posarsi intorno
mentre la pioggia cade
più intensamente.
Inciampo
e resto a terra,
mentre vengo calpestato
senza compassione,
senza identità.
Urlo il mio nome.
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