Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Cantava con voce sommessa una giovane donna
accompagnata da chitarra con corde rotte
in pieno pomeriggio d'inverno senza sole.
Non pioveva da mesi in quella strada,
le ombre lambivano gli angoli di zolfo
coperti d'umidità di cani e uomini sporchi.

Il vento si divertiva con i suoi capelli biondi
coprendole il viso e gli occhi senza tramonti.
Poca gente passava per gettarle un soldo
ma lei cantava per sciacquarsi l'anima
dopo assurde discordie senza ricordi.

Un uomo si fermò e la guardò negli occhi
mentre lei sognava cantando così:

"Era un giorno di primavera nei campi
un fiore di mandorlo cadde ai miei piedi
l'odorai per sentirlo mio ed esso sparì.
Una farfalla bianca mi vide attonita
mi volò intorno, pazza d'allegria,
poi cadde sull'erba e morì.
Un pettirosso saltava fra i rami
chiamava la compagna perduta lontano
ma un falco affamatò lo ferì".

Non le gettai nessun soldo quel giorno
non voleva elemosina la donna.
Forse sì, nel cuore un uomo la capì.
Tacque la chitarra, la donna si alzò.
due ombre andarono insieme sognando
con un fuoco nuovo che mai più morì.

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